Transizione da IPv4 a IPv6: Il futuro è già qui!

A causa del progressivo aumento del numero di utenti e dispositivi connessi ad Internet, la capacità di indirizzamento dell’attuale versione del protocollo IP, ovvero l’IPv4, si sta rapidamente consumando, ed è ormai prossima alla saturazione.

Negli ultimi anni, la crescita esponenziale degli apparati connessi a Internet ha infatti portato ad un graduale esaurimento dello spazio di indirizzamento attuale.
Di qui l’esigenza di un protocollo alternativo, una nuova tecnologia che consenta al crescente numero di dispositivi di connettersi alla Rete con un proprio indirizzo IP dedicato.

Questa carenza di indirizzi IP e l’entità del problema che ne consegue è ormai tale da essere stata ribattezzata come IPcalypse, ovvero l’Apocalisse degli Ip.

Come far fronte a questa impetuosa fame di connessione?

Considerata l’attuale saturazione degli indirizzi IPv4 assegnabili nella rete Internet, la risposta a questa nuova esigenza non poteva che essere l’IPv6 (Internet Protocol version 6), un nuovo protocollo IP in grado di garantire un maggiore spazio di indirizzamento e una migliore gestione dei pacchetti di dati, delle reti e della configurazione dei singoli Host.

Ma cos’è quindi l’IPv6?

Si tratta di un’innovativa versione dell’indirizzo IP che andrà presto a sostituire l’IPv4, il protocollo attualmente alla base della comunicazione su Internet. L’importanza di questo passaggio a IPv6 sta fondamentalmente nel fatto che porterà a progressi significativi nel campo della domotica e della connettività tra dispositivi.

Stiamo infatti parlando di una svolta decisiva nel panorama mondiale, soprattutto nell’ottica Internet-of-things. Nato dall’esigenza di far fronte all’insufficienza di spazio per l’indirizzamento dei dispositivi in rete, in particolar modo nei paesi altamente popolati dell’Asia come l’India e la Cina, il protocollo IPv6 presenta un grande beneficio per tutti gli afferenti al settore Web, operatori o utenti che siano: oltre ad apportare una rivoluzione infrastrutturale pensata per rispondere alle nuove esigenze di connettività, questo protocollo sarà in grado di dare una disponibilità pressoché infinita di indirizzi IP.

Quali sono dunque i cambiamenti rispetto all’IPv4?

Tanto per cominciare, l’IPv6 è dotato di uno spazio di indirizzamento nettamente superiore, dal momento che usa ben 128 bit per esprimere ogni singolo indirizzo IP contro i 32 del protocollo IPv4.
Questo protocollo rende quindi disponibili un numero elevatissimo di indirizzi: da circa 4 miliardi di indirizzi previsti con l’IPv4 si passa ad un numero impronunciabile e pari a 340 282 366 920 938 463 463 374 607 431 768 211 456, meglio scritto come 3.4×10^38.
Oltre a garantire uno spazio di indirizzamento più ampio, questo protocollo introduce anche alcuni nuovi servizi, andando a semplificare molto la configurazione e la gestione delle reti IP.

Pur di ovviare alla scarsità di indirizzi IP, finalmente alcune grandi aziende del calibro di Fastweb e Telecom Italia hanno riconosciuto l’importanza del protocollo IPv6 e hanno avviato l’introduzione del nuovo protocollo per permettere ai propri clienti di usufruire di tutti i vantaggi che ne derivano.

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