Raspberry Pi 3: micro-PC con WiFi, Bluetooth e Cortex A-53
A esattamente quattro anni da quando la Raspberry Foundation ha deciso di lanciare e commercializzare il mini PC Raspberry Pi, ecco che per celebrare l’anniversario ed il traguardo raggiunto, la stessa compagnia ha voluto presentare un nuovo modello, il Raspberry Pi 3, successore del Raspberry Pi 2 noto per il curioso bug Xenon Death Flash. Per chi non lo conoscesse, il Raspberry Pi è un single-board computer che è riuscito ad ottenere un immenso successo a livello mondiale, spopolando letteralmente tra gli appassionati del settore e in ambito educativo, anche per via del costo estremamente accessibile.
Ad oggi, sono più di otto milioni le unità di Raspberry Pi vendute in tutto il mondo e il successo del popolarissimo calcolatore, implementato su una sola scheda elettronica, non fa che aumentare: la Raspberry Foundation ha infatti deciso di stupire il proprio pubblico dotando il nuovo modello di una serie di interessanti innovazioni sul piano tecnico, senza però andare ad apportare variazioni di prezzo. La compagnia resta fedele al prezzo di lancio dei modelli precedenti e aggiorna la sua popolare all-in-one PC board alla versione 3, potenziando sia il processore che le prestazioni, e aggiungendo la connettività Wi-Fi 802.11n e Bluetooth 4.1 (Bluetooth Low Energy). La nuova release Pi 3 Model B è ora disponibile alla modica cifra di 35$.
Raspberry Pi 3: in cosa consistono i cambiamenti e cosa resta uguale?
Tra le novità più importanti, non possiamo non iniziare con l’aspetto più significativo, ossia le modifiche relative al piano tecnico: questa terza release è caratterizzata da tanta potenza in più con un processore più performante e in grado di aumentare di molto le prestazioni con applicazioni a 64bit, restando però altrettanto efficace anche in presenza di codice a 32 bit.
Oltre ad arrivare nello stesso form-factor dei modelli precedenti, il nuovo Raspberry Pi 3 è dotato di una più prestante Cortex A53 quad-core da 1.2 GHz su architettura 64bit, in grado di operare ad una velocità del 50% superiore rispetto alla versione precedente. Resta invece invariato il quantitativo di memoria RAM a disposizione: 1 GB, proprio come nella versione precedente.
Ma le innovazioni che saranno apprezzate ancora di più dalla comunità di sviluppatori del micro-PC riguardano soprattutto la decisione, da parte dell’azienda, di introdurre la connettività Wi-Fi 802.11n e Bluetooth 4.1 integrata nella scheda madre, ancora oggi delle stesse dimensioni di una carta di credito. Grazie a questa incredibile novità possiamo finalmente dire addio alla connessione cablata proprio perché non sarà più necessario usare un adattatore per l’una o l’altra connessione, andando quindi a “liberare” le porte USB in dotazione.
Raspberry Pi 3: gli impieghi più comuni
L’idea di base dietro al Raspberry Pi 3, ormai noto per essere il computer più compatto del mondo, era quella di rendere più semplice la realizzazione di progetti completi in ambito tecnologico. Il lancio di questo dispositivo dal prezzo irrisorio aveva come fine ultimo la speranza di poter stimolare l’insegnamento di base dell’informatica e della programmazione. Un obiettivo più che raggiunto, se non addirittura superato: il Mini-PC a basso costo aiuta infatti a prepararsi al futuro sempre più iper-connesso della Internet of Things.
Gli impieghi più comuni di questo nuovo modello riguarderanno principalmente l’emergente mondo dell’IoT e della domotica, dove sarà finalmente possibile realizzare un sistema compatto per raccogliere i dati provenienti da sensori posti all’interno di laboratori e abitazioni o elaborare dati ambientali come temperatura, presenza di fumo, umidità e tanto altro ancora. In poche parole, sta solo agli sviluppatori non porsi limiti, perché le potenzialità del nuovo Raspberry Pi 3 sono pressoché infinite.
Conclusione
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