Chi è il blogger? Scopri il significato e come farlo

Navigare nell’arte dei blogger significa immergersi in un oceano di attività che spaziano dalla selezione di una piattaforma digitale alla disseminazione di contenuti, fino alla creazione di un piano editoriale strategico. Questo universo si materializza attraverso molteplici azioni.

blogging significato

 

Chi è il blogger: come creare un blog

Chi è il blogger e cosa vuol dire avere un blog? Interpretato come l’atto presente di “bloggare”, si traduce letteralmente nel registrare con cadenza regolare riflessioni, opinioni o esperienze sul web, affinché altri possano esplorarle, come illustra il Cambridge Dictionary. Questa pratica, sebbene genericamente definita come attività “su Internet”, si concretizza più precisamente all’interno di uno spazio dedicato, un sito web personale che può variare in termini di design, usabilità e ottimizzazione SEO, a seconda dell’expertise del blogger: il blog, per l’appunto. Anche il contenuto ha subito una trasformazione: se inizialmente, nell’era del web 1.0, tenere un blog era paragonabile al mantenimento di un diario personale online, oggi l’evoluzione del blogging si è orientata verso blog tematici, verticali, di nicchia e aziendali.

Intrattenersi nel blogging, come accennato, si manifesta attraverso una varietà di attività. Alcune di queste sono strategiche e richiedono un’azione una tantum o sporadica. Come ad esempio:

  • la scelta della piattaforma per il proprio blog,
  • la definizione della sua identità grafica e la creazione di elementi paratestuali – quali la pagina di presentazione del o dei blogger, elenchi di blog consigliati, pulsanti di condivisione sui social, ecc. –
  • l’elaborazione di una linea editoriale chiara.

Redazione di un piano editoriale per il blog

Tra le mansioni quotidiane o periodiche di un blogger rientrano la pianificazione di un calendario editoriale, l’aggiunta o l’aggiornamento di contenuti, la promozione dei post del blog sui canali social, la risposta ai commenti ricevuti e, non da ultimo, la possibilità di rendere redditizia l’attività di blogging attraverso guest post, post sponsorizzati e altre forme di collaborazione con i marchi.

Nell’epoca del web 2.0, il termine “blogging” ha assunto un significato più ampio, includendo anche l’aggiornamento costante di profili social e spazi personali su piattaforme ibride come Medium. Il “micro-blogging”, termine che descrive perfettamente l’attività su Twitter, dove i post sono estremamente brevi – originariamente limitati a 140 caratteri – ma caratterizzati da un aggiornamento costante e spesso in tempo reale, mantiene le peculiarità distintive dei blog tradizionali.

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