Aziende sempre in rete, serve una protezione informatica di alto livello
Chi pensa che gli attacchi degli hacker e il cybercrime siano episodi occasionali si sbaglia. Gli attacchi alle reti digitali, principalmente per aziende di medie e grandi dimensioni, sono quotidiane. Per dare qualche numero, dal 2010 a oggi nel mondo si sono registrati una media di 106 attacchi al mese, con un incremento del 32 per cento rispetto alla media degli anni precedenti; di questi, oltre la metà è avvenuta negli ultimi 4 anni.
Di tutti questi, 136 tra il 2018 e il 2021 sono avvenuti nel nostro Paese, con una media di 5 al mese. Una parte di questi fraudolenti tentativi di penetrare nelle strutture IT sono stati fatti ai danni di enti pubblici, col rischio quindi di veder trafugati i dati personali e sensibili dei singoli cittadini. Ma lo stesso problema lo hanno le aziende private, che devono proteggere sia la privacy dei clienti, i cui riferimenti personali sono custoditi nei data base, sia tutta la documentazione e le informazioni relative al lavoro aziendale.
In un’epoca in cui è indispensabile essere sempre connessi per poter lavorare con i propri collaboratori in ogni luogo e in ogni momento, è indispensabile essere certi di fare circolare i documenti solo all’interno della propria rete aziendale, senza intromissioni né fughe all’esterno. Per sapere quanto si è protetti il Cybersecurity Audit proposto da Polo Digitale di Reggio Emilia è la soluzione ideale.
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Cybersecurity Audit: cos’è e a cosa serve
Tecnicamente, la parola audit indica una analisi atta a verificare la conformità di un servizio o di un prodotto rispetto alla normativa in vigore. Avere degli standard di base di sicurezza informatica infatti non è solo un vantaggio per l’azienda, ma un vero e proprio obbligo per legge. Il servizio di Cybersecurity Audit offerto da Polo Digitale permette quindi, prima di tutto, di verificare l’attuazione delle norme specifiche. C’è poi molto di più: si tratta di una analisi tecnica, misurabile e ben definita, che prende in considerazione il livello di sicurezza di tutti i sistemi IT al fine di creare un report sulla situazione presente e sui miglioramenti da apportare. Un servizio personalizzato per ogni azienda.
Dal Cloud alle email
Essere in rete è una espressione che si usa sempre più spesso, poche parole che però indicano una serie di azioni e di strumenti diversi. E ognuna di queste parti richiede particolari attenzioni in termini di sicurezza.
Per esempio, appoggiarsi a un servizio cloud è indispensabile non solo per archiviare la documentazione aziendale ma anche per poter garantire l’accesso ai file a chiunque ne necessiti per eseguire il proprio lavoro (e ovviamente solo a loro). Sul cloud si condividono anche file di lavori da fare in gruppo, presentazioni, brainstorming e relazioni per i meeting. Insomma un archivio virtuale che custodisce i dati sensibili e informazioni basilari per la crescita dell’azienda.
Polo Digitale garantisce la sicurezza fornendo i prodotti più all’avanguardia e simulando periodicamente degli attacchi hacker, il modo migliore per mettere sotto stress le difese del sistema e testarne l’efficacia.
Inoltre organizza sessioni di formazione del personale, che deve essere preparato sugli atteggiamenti che possono inconsapevolmente creare dei punti deboli. Il migliore sistema difensivo automatico può poco contro un – anche involontario – errore umano.
La posta elettronica
Sebbene in parte soppiantata dalle app di messaggistica istantanea, la posta elettronica continua a essere il mezzo più utilizzato per lo scambio di informazioni ufficiali, documenti, contratti, report. Tutto ottenibile in una manciata di secondi e pochi click, recuperabile da remoto, ma pur sempre in formato digitale sul web. Anche le email quindi devono essere protette, con metodi che vanno ben oltre l’utilizzo della classica password per accedere al proprio account.
L’archivio clienti
Il rapporto di fiducia con i propri clienti, siano essi altre aziende o privati, è alla base del successo di ogni attività. Ogni volta che un utente affida i propri dati personali a un sito – e ormai questa azione viene compiuta quotidianamente – dà per scontato che questi verranno utilizzati in modo corretto e non saranno divulgati, neppure erroneamente. Permettere quindi un furto di tali dati crea un danno enorme all’attività, ben più ampio della perdita dei dati in sé, perché causa la rottura del rapporto di fiducia con il cliente. E quello è particolarmente difficile da ricostruire.