Cloud Hosting: inversione di marcia?

Migrazione server fisicaIn una recente indagine condotta da Citrix, emerge che il 25% delle organizzazioni intervistate nel Regno Unito ha trasferito la metà dei progetti basati sul cloud a infrastrutture on-premises. Questo dato proviene da un sondaggio effettuato su 350 leader IT riguardo i loro attuali approcci al cloud computing, svelando anche che il 93% dei partecipanti ha preso parte a un progetto di ripatriamento del cloud negli ultimi tre anni.

Ma quali sono le ragioni dietro a questa massiccia inversione di tendenza? Al primo posto troviamo questioni di sicurezza e aspettative progettuali troppo elevate, indicate dal 33% degli intervistati come principali motivazioni per il rientro di alcuni carichi di lavoro basati sul cloud verso infrastrutture on-premises, come centri dati aziendali, fornitori di colocation e Managed Service Providers (MSPs). Segue, al 24%, il mancato raggiungimento delle aspettative interne, assieme a costi inaspettati, problemi di performance, incompatibilità e downtime del servizio.

La questione del costo sembra essere il fattore più critico; oltre il 43% dei leader IT ha rilevato che il trasferimento di applicazioni e dati da infrastrutture on-premises al cloud è risultato più costoso del previsto. Anche se non incluso nel sondaggio, il costo di gestione delle applicazioni e della memorizzazione dei dati sul cloud si è rivelato significativamente più elevato di quanto la maggior parte delle imprese si aspettasse. L’analisi costo-beneficio tra cloud e infrastruttura on-premises varia notevolmente a seconda dell’organizzazione.

Se è vero che il cloud è ideale per applicazioni moderne e modulari che sfruttano un insieme di servizi, come il serverless, i container o il clustering, è vero anche che molte applicazioni aziendali e carichi di lavoro non sfruttano il potenziale offerto dai cloud pubblici.

Quali prospettive per i cloud pubblici?
Nulla di preoccupante per GOOGL, AMZN, MSFT &co: se anche il trend del ripatriamento dei workload dovesse proseguire, questo è ampliamente compensato dalle vaste quantità di infrastrutture necessarie per costruire e gestire sistemi basati sull’IA.
A conferma di questo, basti notare la crescente attenzione delle conferenze sul cloud al tema delle IA generative, tendenza che certamente continuerà per diversi anni.

Il fenomeno del ripatriamento del cloud mette in luce la necessità per le organizzazioni di valutare attentamente le proprie scelte infrastrutturali, bilanciando costi, prestazioni e sicurezza, in un panorama tecnologico in rapida evoluzione.

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