Depressione: come riconoscerla e in che modo guarire

Già nel 2012 l’Organizzazione mondiale della sanità avvertiva che entro pochi anni la depressione sarebbe diventata la seconda malattia più diffusa al mondo, dopo le patologie cardiovascolari. Il numero di persone colpite da disturbi psichici è in aumento, e la pandemia ha reso la situazione ancora più grave. Secondo i dati della rivista scientifica Lancet, nel corso del 2020 il numero di persone affetto da depressione è cresciuto di circa il 28% a livello mondiale. Le categorie più colpite sono donne, giovani, e coloro che si trovano in una situazione di disagio socio-economico. Oltre alle gravi conseguenze sulla vita degli individui che ne soffrono la depressione ha costi molto alti per la società, legati alla perdita di ore lavorative e alle spese per il trattamento dei pazienti. Serve quindi una consapevolezza maggiore di questa condizione, e al tempo stesso misure per rendere gli interventi di cura più accessibili per tutti.

I segnali per riconoscere la depressione

Uno dei sintomi più comuni della depressione, e forse il più riconoscibile, è un senso di tristezza prolungato e senza necessariamente una causa precisa. Un altro segnale che dovrebbe destare preoccupazione è la perdita di interesse per qualsiasi attività, inclusi i propri hobby e i passatempi che in precedenza si trovavano piacevoli e divertenti. Spesso compare anche la tendenza a isolarsi dagli altri, accompagnata da una bassa autostima e da un senso di spossatezza. In alcuni casi chi è colpito dalla depressione diventa più nervoso e irritabile, con problemi di insonnia e perdita dell’appetito. Anche il contrario può essere vero: il bisogno di dormire a lungo o la tendenza a mangiare in modo eccessivo sono altri sintomi che appaiono di frequente. Quando compaiono cinque o più di questi sintomi, rendendo difficile lo svolgimento delle attività giornaliere, è importante consultare un professionista per ricevere al più presto il supporto adeguato.

Trattare la depressione con la psicoterapia

Il trattamento elettivo per la depressione, e quello che mostra una maggiore efficacia in diversi studi, è la psicoterapia. A volte è possibile integrarla con l’assunzione, sotto attenta supervisione medica, di farmaci antidepressivi. Secondo i dati raccolti dai ricercatori, la terapia di persona e la terapia online hanno livelli di efficacia del tutto paragonabili, con miglioramenti nell’80-90% dei casi per chi segue un ciclo completo di sessioni con uno psicologo. Un vantaggio della terapia online qui disponibile è la sua maggiore accessibilità, sia in termini di costo che grazie all’eliminazione di spostamenti e attese. Come abbiamo visto, chi soffre di depressione può sentirsi stanco, avere difficoltà con normali attività quotidiane ed essere portato a isolarsi. Spesso azioni apparentemente semplici, come fare la doccia e prepararsi per uscire, diventano un’operazione complessa e faticosa, impossibile da portare a termine. In questi casi, la possibilità di comunicare con un terapeuta senza muoversi da casa può facilitare l’inizio di un percorso di guarigione.

In base alle cause che stanno alla base dell’insorgere della depressione oppure alle preferenze del paziente, il disturbo si può affrontare attraverso approcci psicologici differenti. Uno di questi è la terapia cognitivo comportamentale, un tipo di trattamento di durata relativamente breve che si concentra sulla situazione attuale. Aiutando il paziente a modificare i propri pensieri negativi e i comportamenti a essi collegati, lo psicologo lo guida verso emozioni più sane ed equilibrate.

Un altro orientamento utilizzato di frequente nel trattamento della depressione è quello psicodinamico, che nasce dalla psicanalisi. In questo caso paziente e terapeuta lavorano sulle cause alla radice del malessere, esaminando esperienze passate che influenzano ancora lo stato d’animo presente. Entrambi gli approcci sono supportati da un notevole numero di studi che ne attesta l’efficacia, e possono quindi essere utilizzati per trattare con successo la depressione.

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